Metropolis
Da mercoledì 22 novembre 2023
Per quattro mercoledì di seguito, dal 22 novembre all’13 dicembre compresi, ci troviamo presso la biblioteca di Seriate per vedere quattro film. Proiezione alle ore 21 e a seguire dibattito (e ogni tanto qualche dolciume).
L’uomo ha da sempre cercato di immaginare il proprio futuro proiettando nell’avvenire le proprie speranze e i propri timori. La letteratura ed il cinema hanno esplorato i possibili mondi futuri in cui l’uomo potrà trovarsi a vivere. A seconda delle differenti epoche si sono immaginati e creati orizzonti più o meno cupi. Molte rappresentazioni sono state caratterizzate da visioni pessimistiche.
Per definire un futuro caratterizzato da elementi negativi nel 1868 John Stuart Mill, filoso inglese, creò il termine “distopia”. Distopici sono appunto le rappresentazioni del futuro in cui si prefigurano situazioni, sviluppi, assetti politico sociali altamente negativi.
In letteratura sono numerosissime le rappresentazioni distopiche del futuro, tra tutte possiamo ricordare “Il mondo nuovo” (Huxley 1932), 1984 (Orwell 1949), Fahreneit 451 (Bradbury 1953) ma in realtà innumerevoli sono gli autori e le opere di questo genere.
Il cinema non è stato da meno rispetto alla letteratura. Spesso i registi, partendo anche dalle opere letterarie, hanno creato diversi film che, partendo da elementi critici del proprio presente, hanno creato mondi futuri caratterizzati da elementi negativi.
Il primo film importante di questo filone può essere considerato “Metropolis” (Lang 1927) ma da allora moltissimi sono stati i film di quello che a tutti gli effetti può essere considerato un vero e proprio sottogenere, appunto “distopico”, all’interno del cinema di fantascienza.
Alcuni di questi film hanno segnato la storia del cinema come “Blade Runner” (Scott 1982), “Arancia Meccanica” (Kubrik 1971), “Matrix” (Wachowski 1999) dando origine a dibattiti che sono andate molto al di là del mondo cinematografico.
Riflettere sul futuro significa infatti anche sempre interrogarsi sul presente: quali tendenze di sviluppo oggi esistenti si ritroveranno nel futuro ? L’uomo sarà in grado di governare le problematiche presenti o inevitabilmente nel futuro saranno riproposti, in forma amplificata, i problemi che caratterizzano le società esistenti?
In questo ciclo di quattro settimane, a partire dal 22 novembre, presenteremo quattro film, non tra quelli maggiormente conosciuti ma comunque rappresentativi del genere, che, da prospettive differenti, hanno provato ad immaginare un futuro prossimo dove gli aspetti più problematici del nostro presente non solo non hanno trovato soluzione ma hanno finito per creare un mondo cupo dominato da differenti aspetti negativi (violenza, controllo sociale oppressivo, divisione estrema nelle condizioni di esistenza, deterioramento ambientale).