INTO THE WILD

Da giovedì 1 ottobre 2020

Per quattro mercoledì di seguito, dal 1 ottobre al 22 ottobre, ci troviamo, distanziati e mascherati, presso la Biblioteca di Seriate per vedere quattro film. Proiezione alle ore 21 e a seguire dibattito (e ogni tanto qualche dolciume).

Into the Wild – nelle terre selvagge – recita il titolo della rassegna, prendendo a prestito il titolo di un film che però non verrà proiettato, secondo l’ormai consolidata tradizione di Essi vivono.
Un viaggio nelle terre selvagge delle Americhe, del nord e del sud, con una puntata nel nord Europa, ovvero in luoghi altri rispetto al normale corso della vita quotidiana dei protagonisti di queste storie. Tutti costoro, seppur per motivazioni diverse, si separano da spazi, ambienti e ritmi quotidiani e consueti per approdare in una dimensione altra, nella quale le coordinate esistenziali subiscono una brusca torsione e si spalancano così inediti orizzonti di senso, non necessariamente comodi e rassicuranti. Infatti è selvaggia questa alterità, perché, nei luoghi in cui prende corpo, la presenza umana è poco consistente e/o aderisce a logiche esistenziali, codici di valori e di comportamento differenti da quelli dei protagonisti: una differenza così marcata, tale da segnare e incidere profondamente sui corpi e le anime dei protagonisti.

Assumendo una prospettiva diversa, potremmo dire che sono i protagonisti, quali elementi perturbanti, ad irrompere in spazi altri e scardinare il loro equilibrio e suscitare una reazione, violenta o accogliente che sia. In ogni caso si tratta di quattro discese, vere e proprie immersioni in antri oscuri dove i confini dell’identità consolidata vacillano fino a scomporsi e dileguare irrimediabilmente in un vortice violento; ma anche preludio, questo sprofondo, di una possibile risalita e di nuova ricomposizione identitaria, per quanto sofferta e faticosa. Ricordando che anche laddove il movimento è ascensionale, come nella prima di queste storie, una caverna oscura e insondabile è lì a ricordare che il cammino esposto alla luce, distinto, ben delineato e civilmente ordinato sporge da uno sfondo indeterminato, abissale e selvaggio; ma anche che la visibilità, di cui il cinema è emblema, si staglia su di uno sfondo invisibile, quale profondità inesauribile di ogni atto di visione.

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